Al momento stai visualizzando Il D.Lgs 231/2001 compie 20 anni

Il D.Lgs 231/2001 compie 20 anni

  • Categoria dell'articolo:Anticorruzione

Il 4 luglio del 2001, il Legislatore italiano ha emanato il Decreto Legislativo n. 231/2001 dal titolo: “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica. L’obiettivo principale del d.lgs 231/2001 è quello di impedire la corruzione e la criminalità, per prevenire la commissione di reati e responsabilizzare ed organizzare le imprese.
Il D.lgs. 231/2001 nasce con lo scopo di definire le responsabilità a carico dell’ente, superando parzialmente il pensiero secondo il quale le società non possono commettere reato, ed anche l’articolo 27 della costituzione secondo il quale la Responsabilità penale è personale.


Nel corso di questi venti anni il catalogo dei reati previsti dal D.lgs. 231/2001 si è “allargato” sempre di più, inserendo illeciti molto diversi, e per certi aspetti completamente distanti, gli uni dagli altri. Basti pensare, per esempio, al Terrorismo ed ai reati societari, reati informatici, sfruttamento del lavoro, e cosi via, senza però modificare, in conseguenza dell’ampliamento del catalogo dei reati, il sistema dei Modelli Organizzativi.
Infatti, il D.lgs. 231/2001 è diventato una “scatola” mal custodita attraverso la quale diventa difficile escludere la responsabilità tramite l’adozione e la corretta attuazione del Modello organizzativo e del controllo dell’ Organismo di Vigilanza.

Basti pensare che non c’è una differenziazione nella disciplina che regola le piccole e medie imprese, che costituiscono la quasi totalità del sistema produttivo italiano, e le grandi imprese.

Come possiamo pensare che le piccole realtà si adeguino alle grandi imprese?

Questo è uno dei grandi problemi del D.lgs.231/2001, che ad oggi non trovano soluzione. Infatti, la causa principale di “bocciatura” dei Modelli organizzativi è che sono tutti uguali e le piccole imprese fanno fatica ad adeguarsi a un sistema molto complesso che accentra esclusivamente alla Magistratura il potere discrezionale di decidere la effettiva validità ed efficacia del modello implementato. Il percorso è ancora lungo e complesso

Per maggiori informazioni