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Cambio di rotta contro il greenwashing: l’Unione Europea impone nuove regole per la sostenibilità

  • Categoria dell'articolo:Sostenibilità

Bruxelles ha finalmente preso una posizione ferma contro il fenomeno diffuso dell’ambientalismo di facciata, noto anche come greenwashing.

Questa pratica, che ha visto un’ampia diffusione nel mercato, coinvolgeva l’utilizzo di dichiarazioni ambientali generiche sui prodotti al fine di fuorviare i consumatori e spingerli a compiere scelte d’acquisto basate su informazioni ingannevoli.

Il 28 febbraio 2024, l’Unione Europea ha adottato la direttiva numero 2024/825, segnando una svolta significativa nella lotta contro il greenwashing. Questo provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE il 6 marzo 2024, sottolineando l’urgenza e l’importanza dell’azione.

La direttiva rappresenta un’imposizione rigorosa contro le dichiarazioni ambientali generiche. In pratica, ciò significa che qualsiasi affermazione riguardante l’impatto ambientale di un prodotto deve essere supportata da prove concrete e verificabili. Questo segna una netta svolta nel settore, in quanto le aziende non potranno più sfruttare il linguaggio dell’ambientalismo senza avere una base solida su cui fondare tali affermazioni.

Inoltre, la direttiva introduce l’uso di marchi di sostenibilità come strumento per guidare i consumatori verso prodotti genuinamente eco-sostenibili.

Tuttavia, l’assegnazione di tali marchi sarà consentita solo se basata su sistemi di certificazione rigorosi e approvati dalle autorità pubbliche o creati da esse stesse.

Questo garantirà che i consumatori possano fare scelte d’acquisto informate e che i prodotti effettivamente rispettosi dell’ambiente siano chiaramente riconoscibili sul mercato.

L’obiettivo finale di questa direttiva è quello di promuovere una maggiore trasparenza e responsabilità nel settore, assicurando che le aziende non possano più trarre vantaggio da pratiche ingannevoli a discapito dei consumatori e dell’ambiente. Si tratta di un passo fondamentale verso un mercato più equo e sostenibile, ma richiederà un’efficace implementazione e vigilanza per assicurarne il pieno rispetto e l’efficacia nel tempo.