In molti settori, gli operatori sono a contatto con agenti microbiologici: pensiamo, ad esempio, al personale sanitario, agli addetti alla pulizie, ai ristoratori che, per il lavaggio dei tessili, si rivolgono alle industrie di lavanderia specializzate per il noleggio e/o il ripristino di biancheria e abiti da lavoro. L’importanza di rivolgersi a tali industrie è essenziale: in tal modo, si è sicuri che i capi, una volta lavati, siano privi di contaminanti microbiologici.
Secondo linee guide ben stabilite, le industrie di lavanderia evitano la contaminazione in ogni fase del trattamento; inoltre, durante tutto il ciclo di lavaggio dei tessili, riducono al minimo la sopravvivenza dei microrganismi, fornendo ai propri clienti tessuti visibilmente puliti, privi di macchie, gradevoli, fragranti, privi di odori sgradevoli e con una finitura accurata.
Descrizione della norma
La UNI EN 14065 trova un’utile applicazione nel settore delle lavanderie industriali che trattano materiale tessile e rassicura i clienti circa la conformità ai requisiti stabiliti dalla norma.
La norma ricalca, a grandi linee, lo schema di requisiti previsti dalla UNI EN ISO 9001 (gestione della qualità), ISO 14001 (gestione ambientale) e ISO 13485 (gestione della qualità dei produttori del settore medicale): pertanto, le aziende che possiedono già un sistema di gestione qualità certificato saranno avvantaggiate dovendo “solo” adeguarsi ai requisiti aggiuntivi richiesti dalla UNI EN 14065.
La norma permette alle lavanderie industriali di implementare un sistema qualità che ha come obiettivo il controllo della qualità microbiologica dei capi. Questa normativa, si sviluppa con un sistema di analisi dei rischi e controllo della biocontaminazione (RABC – Risk Analysis and Biocontamination Control): ciò permette alle lavanderie industriali di garantire un livello costante di qualità microbiologica del tessile, attraverso l’uso di buone pratiche di lavorazione. Tale sistema di analisi dei rischi viene applicato all’intero processo di lavaggio, dall’ingresso dei tessili fino alla consegna degli stessi presso l’utente finale.
Dopo la massima disinfezione, tramite trattamenti chimici, fisici e meccanici, i tessuti possono essere nuovamente contaminati microbiologicamente. Risulta, quindi, indispensabile individuare ed evitare l’eventuale ricontaminazione.
A chi è rivolta
I settori che usufruiscono delle industrie di lavanderia per il trattamento dei tessuti tessili sono:
- Ospedaliero e Sanitario;
- Alimentari e settori connessi;
- Farmaceutico;
- Alberghiero e della ristorazione;
- Cosmetica e altri settori con particolari requisiti individuali.
Sono esclusi dal campo di applicazione della 14065:
- tutti gli aspetti relativi alla sicurezza del lavoratore ed alla sterilità del prodotto finito;
- i guardaroba e/o tutti i locali di deposito, di proprietà dei clienti e gestiti dalla lavanderia industriale presso il cliente;
- materasseria e cuscineria;
Vantaggi della UNI EN 14065
Come è noto, l’obiettivo della certificazione volontaria UNI EN 14065:2016 è quello di garantire quotidianamente “prodotti igienicamente sicuri” ai tre mercati serviti (Sanità, Industria, Turismo) dalle Industrie di Servizi Tessili e Medici Affini.
Inoltre, le lavanderie industriali certificate avranno la possibilità di proporsi con maggiori titoli a gare di appalto per strutture socio-sanitarie e assistenziali.
Richiedi maggiori informazioni
Noi di ACS REGISTRARS ITALIA stiamo organizzando una giornata informativa sulla normativa UNI EN 14065 per conoscere, attraverso misure di prevenzione e di verifica sul prodotto, la qualità microbiologica dei tessili trattati nelle Lavanderie Industriali.
Contattaci: un team di esperti è a tua disposizione per darti tutto il supporto necessario.